Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge si prefigge di incoraggiare e sostenere, anche finanziariamente, le attività di una associazione senza fine di lucro, denominata «Nuova Europa - Centro di informazione e studi sulle Comunità europee», fondata nel 1960 con sede centrale a Napoli in via Egiziaca a Pizzofalcone n. 4, la quale, in base allo statuto, potrà promuovere comitati regionali e rappresentanze, nonché nominare propri corrispondenti in Italia e all'estero per lo sviluppo delle proprie finalità ispirate alla politica europea del Governo e della Unione europea.
      Nello specifico, il Centro è apolitico ed opera per promuovere lo sviluppo dell'economia, nel quadro di una realistica visione degli interessi particolari e generali dell'economia nazionale e di quella europea, al fine di ridurre le disparità economiche esistenti fra differenti regioni in un'ottica di miglioramento del tenore di vita dei cittadini.
      La regione Campania lo ha dichiarato «ente di rilevante interesse regionale», anche per aver posto in essere, negli anni, svariate iniziative, tra le quali prevalenti risultano quelle sia nel settore della informazione e della formazione dei giovani, in particolare di quelli che vivono nelle aree più disagiate del Mezzogiorno, avvalendosi di strutture già esistenti per l'accoglienza e la formazione, sia sui vari aspetti dell'Unione europea e dei Trattati istitutivi della Comunità europea. Si tratta indubbiamente di temi di straordinaria importanza e attualità, specialmente in questa fase storica di rapida e straordinaria evoluzione.
      L'attività del Centro ha riguardato non solo la promozione di iniziative volte a

 

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favorire lo sviluppo della regione Campania e dell'intero Mezzogiorno (per cercare di colmare quel differenziale che purtroppo ancora divide l'Italia in due in termini di assetto infrastrutturale, logistico, industriale e distributivo e che non consente di avviare una ripresa consistente e duratura), ma anche di rapporti di collaborazione e di sviluppo delle relazioni con i Paesi extracomunitari che si affacciano sul Mediterraneo. Infatti, questi Paesi cercano, sempre più insistentemente, di intraprendere rapporti privilegiati con l'Europa per risolvere i problemi endemici che li attanagliano e che rischiano di aggravarsi ulteriormente per effetto dei fenomeno della globalizzazione, che accentua, anziché ridurre, la differenziazione tra Paesi ricchi, che dispongono dei capitali e delle tecnologie, e Paesi poveri costretti ad indebitarsi ulteriormente per poter sopravvivere. Il Centro ha inoltre operato per favorire le attività rivolte all'informazione europea, alla cooperazione socio-sanitaria, culturale ed economica.
      In questa ottica, nell'ambito dei suoi fini istituzionali, l'associazione intende promuovere iniziative ancora più incisive, per risolvere le differenziazioni che dividono le aree più deboli e svantaggiate nei confronti di quelle più ricche e sviluppate dell'Unione europea, per un'Europa unita e proiettata verso il futuro, anche nei confronti dei Paesi del bacino del Mediterraneo e del continente africano; tutto ciò nell'ambito e nel rispetto delle linee guida fornite dall'Unione europea e dal Governo italiano.
      Ponendo particolare attenzione all'attività pubblicistica delle iniziative del Centro con spazi dedicati nella stampa quotidiana e periodica; considerando, altresì, la proiezione e il ruolo internazionale dell'Italia, come Paese di confine dell'Unione europea tra i più esposti all'impatto migratorio, anche in previsione dell'ingresso nell'Unione di Paesi che saranno costretti a compiere sforzi notevoli per risanare i loro bilanci e rispettare i patti di adesione sottoscritti e, al tempo stesso, per rafforzare quei rapporti di cooperazione e sviluppo con i Paesi extra comunitari del bacino del Mediterraneo, anche nell'interesse dell'intero Paese e dell'Europa, la presente proposta di legge si prefigge di concedere un contributo annuo di 1.000.000 di euro per il triennio 2006-2008 all'associazione senza fine di lucro «Nuova Europa - Centro di informazione e studi sulle Comunità europee», per rafforzare ed incentivare ulteriormente la sua azione.
 

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